Autori in prestito 2019, anteprima con Burioni, Cuzzocrea, Siti e Vasta

In attesa del corposo programma di eventi autunnali – a partire da ottobre per oltre due mesi – la nona edizione di Autori in prestito si concede un’anteprima estiva. Quattro gli appuntamenti nelle corti e nei cortili delle biblioteche reggiane. Il primo degli incontri, tutti a ingresso libero, è in programma il 1 luglio (ore 21) ai Magazzini del Genio di Boretto con lo scrittore siciliano Giorgio Vasta. A seguire, lunedì 8 luglio (ore 21) a Correggio, nel cortile di Palazzo dei Principi, arriverà la giornalista Annalisa Cuzzocrea. Subito dopo, martedì 9, lo scrittore Walter Siti sarà a Guastalla, nel cortile interno della biblioteca comunale Frattini. Il gran finale dell’anteprima estiva – come talvolta accade nella rassegna curata da Paolo Nori e organizzata da Arci con il sostengo della Regione Emilia Romagna – è stato affidato a una figura lontana dalla letteratura fatta per mestiere: il virologo Roberto Burioni, ospite della Rocca Estense di San Martino in Rio il 24 luglio alle 21.

Come ogni anno, anche la nona edizione di Autori in prestito è caratterizzata da un tema. “Rendere visibile il visibile” è un titolo che è punto di partenza per autori e pubblico per avvicinarsi ai percorsi proposti di volta in volta. «In un libro di Giorgio Agamben – racconta Paolo Nori – che si intitola Il fuoco e il racconto si legge che l’arte non rende visibile l’invisibile, rende visibile il visibile. In quello stesso libro Agamben consiglia ai librai e a quelli che si occupano di libri di smetterla di “guardare alle infami, sì, infami classifiche dei libri più venduti e – si presume – più letti, e di provare a costruire invece nella mente una classifica dei libri che esigono di essere letti”. In questa edizione del 2019 di Autori in prestito noi chiediamo ai nostri ospiti (scrittori, pittori, musicisti, registi) di raccontarci la loro lista di libri che esigono di essere letti (o film, o quadri, o disegni che esigono di essere guardati, o musiche, o suoni, o silenzi che esigono di essere ascoltati), che sono poi i libri, i film, i quadri e le musiche che, quando li hanno incontrati, hanno determinato il fatto che adesso loro fanno il mestiere che fanno».