La licenza poetica, sette appuntamenti all’aria aperta con Autori in prestito

Ritorna, in un’inedita versione estiva, Autori in prestito, la rassegna curata dallo scrittore Paolo Nori che a giugno e luglio porterà i suoi autori nelle corti e nei cortili della provincia: scrittori, attori, musicisti, artisti visivi e giornalisti consegnano al pubblico i propri personali consigli di lettura, di ascolto e di visione. Ermanno Cavazzoni, Giuseppe Culicchia, Licia Troisi, Luca Francesconi, Gianpaolo Ormezzano, Luigi Manconi e Bruno Tognolini sono i sette bibliotecari sui generis coinvolti in questa settima edizione all’aria aperta del progetto.

Si parte venerdì 16 giugno (ore 21) con un evento speciale. Nel parco del Centro Culturale Zavattini di Luzzara il visionario scrittore Ermanno Cavazzoni racconterà al pubblico i personaggi stravaganti del suo catalogo letterario “Ignoranti, matti, mezzi matti e così via”. L’appuntamento è inserito nel cartellone di Luzzara, Un paese a Fotografia Europea, programma di iniziative realizzate in occasione della mostra “Paul Strand e Cesare Zavattini, Un paese. La storia e l’eredità”, a Palazzo Magnani dal 5 maggio al 9 luglio.

L’edizione estiva della rassegna realizzata dall’Arci di Reggio Emilia, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna e da venti comuni della provincia di Reggio si intitola “La licenza poetica”. «Da qualche anno – spiega Paolo Nori – con l’Arci di Reggio Emilia, facciamo una rassegna che si chiama Autori in prestito ma che tutti gli anni ha anche un altro nome, ed è una rassegna alla quale invitiamo della gente che ci sembra che abbia delle cose da dire a raccontarci l’incontro con i libri, i film, i quadri, le musiche della loro vita. Quest’anno la rassegna si chiamerà La licenza poetica perché, qualche mese fa, ero a Firenze, una ragazza che si chiama Cassandra mi ha detto che lei, una volta, aveva letto a un bambino una poesia di Gianni Rodari e in questa poesia c’era scritto “Ma però”, e il bambino le aveva che ma però non si può dire, e lei aveva detto “Eh, ma Rodari, è un poeta, ha la licenza poetica”, e il bambino ci aveva pensato un po’ poi le aveva chiesto “E quanto costa, questa licenza?”, allora la gente che chiamiamo quest’anno alla fine dovrà anche rispondere a questa domanda: quanto costa, questa licenza?».